Conflitto Iran-Israele in Escalation: Putin Invita alla Prudenza tra Spionaggio, Raid e Polemiche Nucleari

Durante una tavola rotonda con i media a San Pietroburgo, il presidente russo Vladimir Putin ha affrontato l’escalation del conflitto tra Iran e Israele. Ha dichiarato che la Russia non sta cercando di imporre soluzioni, ma solo di offrire una propria visione su come affrontare la crisi. Putin ha insistito che la scelta finale deve spettare ai leader politici dell’Iran e di Israele.
Alla domanda se l’Iran avesse chiesto assistenza alla Russia, Putin ha risposto che non è stata avanzata alcuna richiesta ufficiale. La sua affermazione indica che Mosca intende mantenere una posizione neutrale e non interverrà nel conflitto a meno che non venga espressamente coinvolta. La Russia preferisce restare osservatrice, almeno per ora.
Intanto in Iran, le autorità hanno avviato un giro di vite contro una presunta rete di spionaggio legata a Israele. Il comandante della polizia Ahmad Reza Radan ha annunciato che sono stati inflitti “colpi pesanti” a una cellula sospettata di lavorare per il Mossad. Un individuo è stato arrestato nella provincia occidentale del Kordestan.
Secondo i media iraniani, numerose persone sono state arrestate in varie province, tra cui Teheran, Isfahan e Markazi. Sebbene il numero esatto dei fermati non sia stato divulgato, si ritiene che gli arresti siano collegati alle recenti operazioni militari israeliane. Le autorità iraniane parlano di una rete di infiltrazione in espansione.
Un caso specifico riguarda un cittadino straniero arrestato per aver presumibilmente filmato la centrale nucleare di Bushehr per conto del Mossad. Le autorità non hanno ancora rivelato la sua nazionalità. L’arresto ha suscitato preoccupazione per possibili tentativi di sorveglianza esterna sulle infrastrutture sensibili iraniane.
L’Ufficio del Procuratore Generale iraniano ha avvertito che chiunque venga trovato a collaborare con Israele sarà punito con la massima severità prevista dalla legge. Lunedì, un uomo accusato di spionaggio per il Mossad è stato giustiziato. La linea dura di Teheran punta a dissuadere qualunque collaborazione con il nemico.
Dall’altra parte, Israele ha risposto con una serie di attacchi aerei su Teheran. Le Forze di Difesa Israeliane (IDF) hanno dichiarato di aver colpito oltre 20 obiettivi militari, compresi siti nucleari e missilistici che, secondo Israele, alimentano il programma d’armi iraniano e gli attacchi contro civili israeliani.
Negli Stati Uniti, l’ex presidente Donald Trump ha affermato che l’Iran è vicino a sviluppare un’arma nucleare, smentendo le valutazioni della sua ex direttrice dell’intelligence nazionale, Tulsi Gabbard. Quest’ultima aveva testimoniato che il programma nucleare iraniano era ancora sospeso dal 2003. Trump ha respinto tale conclusione.
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