Elon Musk lascia il ruolo nel governo Trump dopo dissidi sul bilancio

Elon Musk ha annunciato la sua uscita dal governo Trump, dove guidava il Dipartimento per l’Efficienza del Governo (DOGE). In un post sulla sua piattaforma social X, Musk ha ringraziato il presidente Trump per l’opportunità di contribuire a ridurre gli sprechi nella pubblica amministrazione, segnalando così la fine del suo incarico temporaneo. La sua decisione arriva subito dopo aver criticato pubblicamente la proposta di bilancio dell’amministrazione.
Musk era stato nominato “special government employee”, uno status che gli permetteva di lavorare nel governo federale per un massimo di 130 giorni all’anno. Partendo dall’insediamento di Trump a gennaio, Musk stava per raggiungere questo limite verso fine maggio. Sebbene la sua uscita fosse prevista, ha acquisito rilevanza per via delle sue critiche alla legge di bilancio da trilioni di dollari presentata dalla Casa Bianca.
In diverse interviste, Musk ha espresso preoccupazione per il fatto che il bilancio, con enormi tagli fiscali e aumenti delle spese per la difesa, avrebbe aumentato il deficit federale. Ha definito il cosiddetto “big, beautiful bill” di Trump problematico, affermando: “Una legge può essere grande o bella, ma non so se possa essere entrambe le cose.” Questa presa di posizione ha evidenziato il divario tra gli obiettivi fiscali di Musk e le priorità di spesa dell’amministrazione.
Durante il suo incarico, Musk ha puntato a ridurre drasticamente le spese governative. Inizialmente aveva fissato un obiettivo di taglio di 2 trilioni di dollari, poi ridotto a 150 miliardi. Questi sforzi hanno comportato la riduzione di circa 260.000 posti di lavoro nel settore civile federale, su un totale di 2,3 milioni di dipendenti.
Tuttavia, l’approccio aggressivo ha incontrato ostacoli. Alcuni dipendenti licenziati hanno ottenuto sentenze giudiziarie per la reintegrazione, citando errori procedurali. Sono stati commessi anche errori, con il licenziamento accidentale di personale chiave in programmi sensibili come quello nucleare. Questi problemi hanno sollevato dubbi sull’efficacia e la cura nell’attuazione dei tagli di DOGE.
Il periodo di Musk nel governo è stato segnato anche da tensioni interne. Secondo fonti, ha avuto scontri con alcuni funzionari di alto livello e ha pubblicamente lamentato che DOGE fosse diventato un capro espiatorio per le frustrazioni generali. In un’intervista al Washington Post, Musk ha dichiarato che ogni problema veniva attribuito al suo team, anche se non correlato, aumentando la sua frustrazione.
Nel frattempo, le aziende di Musk hanno subito alcune difficoltà. Le vendite di Tesla sono calate durante il suo incarico governativo, e alcuni osservatori hanno ipotizzato che il suo coinvolgimento politico possa aver distratto dall’attività imprenditoriale. Queste pressioni hanno spinto Musk a tornare a tempo pieno alle sue imprese, tra cui SpaceX e Tesla.
Alla fine di aprile, Musk ha confermato l’intenzione di lasciare il governo per concentrarsi sulle sue aziende. Nonostante l’uscita, ha ribadito l’impegno a ridurre gli sprechi pubblici, sperando che DOGE possa continuare a crescere come funzione stabile del governo. La sua partenza segna la conclusione di un capitolo turbolento nella sua vita pubblica e professionale.
L’esperienza di Musk nell’amministrazione Trump è stata breve ma intensa, caratterizzata da riforme ambiziose, controversie e sfide legali. Sebbene il suo mandato sia terminato in mezzo a conflitti sul bilancio e tensioni interne, l’impatto delle sue iniziative di riforma della spesa pubblica resta un tema aperto nel dibattito nazionale.
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