La leadership di Lawrence Wong si conferma mentre il PAP ottiene una schiacciante vittoria elettorale in mezzo alla tensione economica globale

Il People's Action Party (PAP) di Singapore si è nuovamente assicurato la sua posizione dominante nella politica nazionale, conquistando 87 seggi su 97 alle quattordicesime elezioni generali. Le elezioni, caratterizzate da un'affluenza alle urne storicamente bassa del 92,47% nonostante il voto obbligatorio, hanno riconfermato Lawrence Wong alla guida della città-stato come primo ministro, in un periodo di crescenti tensioni commerciali globali. Il Partito dei Lavoratori ha mantenuto i suoi 10 seggi, mentre il PAP ne ha conquistati altri cinque senza rivali il Nomination Day, il 23 aprile.
Queste elezioni sono state particolarmente significative per Lawrence Wong, che si candidava per la prima volta come Primo Ministro dopo essere succeduto a Lee Hsien Loong nel maggio 2024. In particolare, Wong è riuscito ad aumentare la percentuale di voti del PAP al 65,57%, un balzo considerevole rispetto al 61,2% del 2020. La sua performance interrompe una tendenza di lunga data, poiché i precedenti passaggi di consegne alla leadership nel 1990 e nel 2004 erano stati accompagnati da cali della percentuale di voti del partito.
La campagna di Wong si è concentrata principalmente su questioni interne chiave come l'inflazione, la sicurezza del lavoro e la crescita economica. Il suo doppio ruolo di Ministro delle Finanze lo ha messo in grado di affrontare questi temi con autorevolezza. Dopo la vittoria, Wong ha espresso un sentito apprezzamento, affermando che i singaporiani avevano dato al PAP un "mandato chiaro e forte" per governare in tempi turbolenti. Ha sottolineato che il risultato invia un messaggio di fiducia e stabilità politica agli osservatori nazionali e internazionali.
Le reazioni internazionali al risultato elettorale sono state immediate. Il Dipartimento di Stato americano si è congratulato con Wong e ha espresso la sua intenzione di rafforzare la cooperazione con Singapore, soprattutto nei settori economico e della difesa. Nel frattempo, la Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen ha elogiato il partenariato UE-Singapore, citando i continui progressi nel commercio, nell'innovazione e nella sicurezza.
Le elezioni si sono svolte in un contesto di crescenti difficoltà economiche. Singapore ha recentemente abbassato le sue previsioni di PIL a un tasso compreso tra lo 0% e il 2% per l'anno, con l'Autorità Monetaria di Singapore che ha risposto allentando due volte la politica monetaria. Il PIL del primo trimestre, attestandosi al 3,8%, ha deluso le aspettative. Wong ha avvertito che una recessione nel 2025 è una possibilità reale, spingendo il governo ad adottare misure proattive.
Per affrontare queste incertezze, Wong ha istituito una task force speciale ad aprile, guidata dal Vice Primo Ministro Gan Kim Yong. Il gruppo mira a supportare lavoratori e imprese colpiti dalle mutevoli dinamiche commerciali globali, inclusi i nuovi dazi imposti dagli Stati Uniti. Gan è in contatto con il Segretario al Commercio statunitense Howard Lutnick in merito alle esportazioni farmaceutiche e alle normative commerciali sui chip di intelligenza artificiale di fascia alta.
Nonostante un deficit commerciale con gli Stati Uniti e un accordo di libero scambio di lunga data dal 2004, Singapore era ancora soggetta al dazio di base del 10% annunciato dall'amministrazione Trump ad aprile. Secondo Gan, il Segretario Lutnick ha descritto il dazio come un ombrello politico generale, indicando che esenzioni o negoziati sono improbabili. Queste sfide commerciali sottolineano l'importanza della stabilità politica del PAP e del rafforzamento della leadership di Wong in futuro.
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