Mark Zuckerberg difende Meta nella battaglia contro la FTC: la storia inedita di Instagram e WhatsApp

Durante un processo antitrust ad alto rischio, il CEO di Meta, Mark Zuckerberg, ha difeso le controverse acquisizioni di Instagram e WhatsApp da parte della sua azienda, contrastando direttamente l'affermazione della Federal Trade Commission (FTC) secondo cui Meta avrebbe creato illegalmente un monopolio sui social media. In oltre dieci ore di testimonianza, Zuckerberg ha presentato la sua versione dei fatti, offrendo una rara visione del suo punto di vista sulla strategia di Meta, sulla concorrenza e sul panorama digitale in continua evoluzione.
È interessante notare che i documenti del tribunale hanno rivelato che Zuckerberg aveva previsto uno scenario simile anni fa. In un'e-mail interna del 2018, ha riconosciuto la crescente pressione pubblica e politica per la smembramento dei giganti della tecnologia e ha suggerito la possibilità di scorporare Instagram e WhatsApp. Ha persino sostenuto che molte aziende spesso ottengono risultati migliori dopo tali scissioni, sebbene Meta abbia infine scelto di mantenere entrambe le piattaforme sotto la sua egida.
Il processo FTC comporta enormi rischi per Meta. Una perdita potrebbe significare essere costretti a disinvestire da Instagram e WhatsApp, che sono diventati parte integrante dell'ecosistema aziendale. La testimonianza di Zuckerberg ha dipinto il quadro di un'azienda che si adatta alle minacce in continua evoluzione, dalle piattaforme più recenti come TikTok e YouTube, alla sfida interna di rimanere innovativi e rilevanti in un mondo digitale in rapida evoluzione.
I documenti del processo hanno dimostrato che Zuckerberg era già preoccupato per Instagram e WhatsApp come concorrenti prima delle loro acquisizioni. Nel 2011, ammise in un'e-mail che Instagram aveva superato l'app fotografica di Facebook in termini di usabilità e popolarità. Questa consapevolezza portò infine all'acquisizione di Instagram per 1 miliardo di dollari nel 2012, una mossa ora centrale nel caso della FTC contro Meta.
Un altro messaggio interno del 2012 sottolineava l'urgenza delle acquisizioni di Meta. Zuckerberg disse all'allora COO Sheryl Sandberg che la rapida crescita di Instagram e le scarse prestazioni di Messenger non lasciavano loro altra scelta che acquisire la concorrenza. I suoi timori si estendevano anche a WhatsApp. Nel 2013, Zuckerberg espresse la preoccupazione di poter presto superare Facebook e Instagram in mercati chiave, spingendo Facebook ad acquistare WhatsApp per 19 miliardi di dollari nel 2014.
Nonostante le preoccupazioni iniziali, Zuckerberg testimoniò che, dopo aver incontrato il co-fondatore di WhatsApp, Jan Koum, riteneva fosse "estremamente improbabile" che l'app sviluppasse funzionalità in grado di competere con Facebook. Ciononostante, giustificò l'acquisizione affermando che Meta aveva contribuito a migliorare sia WhatsApp che Instagram, offrendo esperienze utente migliori di quelle che avrebbero potuto offrire separatamente.
Zuckerberg riconobbe durante il processo che l'utilizzo principale di Facebook – la condivisione con amici e familiari – era in calo. Facendo riferimento a un documento interno del 2022, confermò che i comportamenti social tradizionali come l'amicizia e la condivisione di feed stavano diminuendo, con gli utenti che preferivano sempre più la messaggistica privata ai post pubblici.
In chiusura, Zuckerberg sottolineò che Meta ora si trova ad affrontare una forte concorrenza da parte di piattaforme come YouTube e TikTok, che dominano il pubblico più giovane. Ha sottolineato l'ascesa dei contenuti video e della tecnologia mobile come fattori chiave di questo cambiamento. Nonostante l'ampia portata di Meta, ha ammesso che ora gli utenti trascorrono più tempo su YouTube che su Facebook o Instagram, il che dimostra le pressioni concorrenziali a cui deve far fronte il gigante della tecnologia.
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