Meloni e Macron: Dallo Scontro alla Riconciliazione

Meloni e Macron: Dallo Scontro alla Riconciliazione

Martedì sera, la premier italiana Giorgia Meloni ha accolto il presidente francese Emmanuel Macron a Roma per un incontro definito “storico” dal Corriere della Sera. L'incontro è stato descritto da Il Messaggero come un vero "disgelo", simbolo di una svolta nei rapporti tra i due leader.

L’iniziativa dell’incontro è partita proprio da Macron, secondo il suo staff, con l’obiettivo di rafforzare l’unità europea. Il presidente francese ha sottolineato il proprio ruolo di mediatore nel continente e ha espresso la volontà di collaborare con Meloni.

Il vertice arriva solo poche settimane dopo un momento di forte tensione tra i due, esploso durante un summit europeo in Albania il 16 maggio. In quell’occasione, Meloni non ha partecipato a una riunione a cui erano presenti Macron, i leader di Germania, Regno Unito, Polonia e anche il presidente ucraino Zelensky.

Meloni aveva motivato la sua assenza con il rifiuto di sostenere l’invio di truppe europee in Ucraina per far rispettare un eventuale accordo di pace. Macron, in seguito, ha chiarito che si trattava di un malinteso, sottolineando che si stava discutendo solo di un cessate il fuoco, senza menzionare operazioni militari.

Durante una conferenza stampa con il cancelliere tedesco Friedrich Merz, tenutasi il 17 maggio a Roma, Meloni ha esortato i leader europei ad abbandonare l’egoismo e puntare sull’unità dell’Occidente. Un appello che sembra aver gettato le basi per un clima più disteso con Parigi.

Dalla sua elezione nell’ottobre 2022, Meloni ha avuto vari contrasti con la Francia, dal tema della migrazione ai diritti riproduttivi, in particolare durante il G7. Tuttavia, Italia e Francia affrontano oggi sfide comuni, come la guerra in Ucraina e le politiche economiche aggressive di Donald Trump.

Analisti politici evidenziano come Macron e Meloni possano trarre beneficio da una collaborazione. La Francia ha maggiore peso diplomatico grazie al suo status nucleare e al seggio permanente all’ONU, ma Meloni può contare su rapporti stretti con Trump e il vicepresidente americano JD Vance.

Il 18 maggio, proprio a Roma, Meloni ha ospitato un incontro tra Vance e la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen. È stato il primo dialogo ad alto livello UE-USA da quando Trump ha annunciato nuovi dazi commerciali.

Questo ruolo di “costruttrice di ponti” tra Europa e Stati Uniti non è passato inosservato a Macron, che punta a rafforzare la sua influenza internazionale prima della fine del mandato nel 2027. Anche Meloni, con oltre il 45% di consensi, ha tutto da guadagnare da un riavvicinamento strategico con l’Eliseo.

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