Offensiva israeliana e assedio negli ospedali di Gaza: crisi umanitaria senza fine

Offensiva israeliana e assedio negli ospedali di Gaza: crisi umanitaria senza fine

Le forze israeliane hanno posto sotto assedio l’ospedale indonesiano nel nord di Gaza, come riportato dal ministero della salute controllato da Hamas. Il personale medico e i pazienti sono stati colpiti da pesanti bombardamenti che impediscono l’arrivo di aiuti e risorse vitali.

L’esercito israeliano ha annunciato un’operazione su vasta scala denominata “Carri di Gedeone”, mirata a distruggere le infrastrutture di Hamas nel nord della Striscia di Gaza. I combattimenti includono attacchi nelle vicinanze dell’ospedale indonesiano, con l’obiettivo di neutralizzare postazioni terroristiche.

Secondo il ministero della salute di Gaza, almeno 67 persone sono morte e 361 sono rimaste ferite nelle ultime 24 ore. Tre ospedali pubblici nel governatorato settentrionale sono ora fuori uso, aggravando la situazione sanitaria già critica nella regione.

Il direttore dell’ospedale privato al-Awda, Mohammed Salha, ha dichiarato alla BBC che la chiusura dell’ospedale indonesiano limita gravemente la fornitura di ossigeno e cure intensive nel suo ospedale, complicando la gestione dei pazienti più gravi.

Al-Awda stesso ha subito danni significativi a seguito di un bombardamento notturno, costringendo il personale a dividersi tra la riparazione delle strutture e l’assistenza ai pazienti. La pressione sulle strutture sanitarie di Gaza continua a crescere.

Raid aerei israeliani hanno colpito il complesso medico Nasser e l’ospedale europeo a Khan Younis, con l’accusa che Hamas abbia nascosto un centro di comando sotto l’ospedale europeo. Israele ha condotto un attacco preciso contro militanti nascosti lì.

I media israeliani hanno indicato Mohammed Sinwar, leader di Hamas e fratello dell’ex capo Yahya Sinwar, come uno degli obiettivi principali dell’attacco. Nelle ultime ore, anche le città di Beit Lahia e il campo profughi di Jabalia sono state bombardate, aumentando la devastazione.

Dalla fine del cessate il fuoco a marzo, migliaia di vittime si sono accumulate. Israele continua la sua offensiva per sconfiggere Hamas e liberare gli ostaggi, mentre le organizzazioni umanitarie segnalano una possibile carestia per i 2,1 milioni di abitanti di Gaza a causa del blocco.

I negoziati indiretti in Qatar hanno visto Hamas proporre una tregua di 60 giorni e la liberazione di nove ostaggi. Israele ha però richiesto prove di vita per tutti gli ostaggi e non ha mostrato disponibilità a ritirare le sue truppe o a porre fine alle ostilità.

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