Rite Aid in difficoltà presenta nuovamente istanza di fallimento e cerca una nuova proprietà

Rite Aid ha nuovamente presentato istanza di fallimento ai sensi del Capitolo 11, annunciando l'operazione pochi mesi dopo aver completato la precedente procedura fallimentare. La catena di farmacie è alla ricerca di un acquirente che si occupi delle sue attività in difficoltà.

Nonostante la nuova istanza, l'azienda afferma che i suoi negozi rimarranno aperti e continueranno a servire i clienti. Rite Aid spera che la ristrutturazione faciliti la ricerca di un acquirente idoneo.

L'amministratore delegato Matt Schroeder ha affermato che il contesto del commercio al dettaglio e dell'assistenza sanitaria rimane difficile, ma ha osservato l'interesse di potenziali acquirenti a livello nazionale e regionale. Ha sottolineato la continuità del servizio clienti e la fidelizzazione dei dipendenti.

Il fallimento iniziale di Rite Aid lo scorso ottobre è stato causato da un debito enorme e da problemi legali, in particolare quelli relativi alle accuse di distribuzione di oppioidi. Queste difficoltà hanno portato il debito dell'azienda a quasi 4 miliardi di dollari.

Quando è uscita dal Capitolo 11 nel settembre 2024, Rite Aid aveva ridotto il debito di 2 miliardi di dollari, ottenuto finanziamenti e chiuso circa 500 negozi. Tuttavia, la svolta si è rivelata di breve durata.

L'azienda afferma ora di aver bloccato quasi 2 miliardi di dollari in finanziamenti aggiuntivi per rimanere operativa, nonostante la bancarotta.

Il declino di Rite Aid è stato ulteriormente consolidato dalla mancata acquisizione totale da parte di Walgreens nel 2015. Un'operazione di minore entità ha poi privato Rite Aid di quasi 2.000 punti vendita, indebolendone la posizione di mercato.

Neil Saunders di GlobalData ha commentato che la ristrutturazione finanziaria di Rite Aid dello scorso anno non ha risolto i problemi principali. Ritiene che il marchio sia destinato a smembrarsi, con l'acquisizione di singoli punti vendita da parte di altre catene.