Starbucks affronta battute d'arresto ma intravede spiragli di progresso negli sforzi di ristrutturazione

Starbucks affronta battute d'arresto ma intravede spiragli di progresso negli sforzi di ristrutturazione

Starbucks ha registrato un altro trimestre finanziario deludente, con utili e ricavi inferiori alle aspettative degli analisti. Le vendite a parità di punti vendita della catena di caffè sono diminuite per il quinto trimestre consecutivo, a causa dell'indebolimento della domanda nei suoi due mercati principali: Stati Uniti e Cina. Nonostante queste battute d'arresto, l'amministratore delegato Brian Niccol ha espresso fiducia nei primi progressi della strategia di rilancio "Back to Starbucks" dell'azienda, sottolineando i miglioramenti nelle operazioni di vendita e nell'esperienza di servizio clienti.

L'utile netto dell'azienda è diminuito drasticamente su base annua, passando da 772,4 milioni di dollari, pari a 68 centesimi per azione, a 384,2 milioni di dollari, pari a 34 centesimi per azione. Dopo aver rettificato i costi di ristrutturazione, Starbucks ha guadagnato 41 centesimi per azione, comunque al di sotto dei 49 centesimi previsti da Wall Street. Il fatturato ha raggiunto gli 8,76 miliardi di dollari, mancando gli 8,82 miliardi di dollari previsti. Anche il margine operativo dell'azienda si è ridotto dal 12,8% al 6,9%, poiché gli investimenti in manodopera e iniziative promozionali hanno fatto aumentare i costi.

Starbucks ha spostato l'attenzione dall'automazione alle risorse umane, sospendendo l'introduzione di attrezzature come il sistema Cold Pressed Cold Brew e le macchine per il riscaldamento degli alimenti. Sta invece assumendo più baristi per migliorare il servizio e ridurre i tempi di attesa. Niccol ha spiegato che questo approccio ad alta intensità di manodopera mira a promuovere una migliore relazione con i clienti e a ridurre i costi futuri delle attrezzature. Al di fuori degli Stati Uniti, l'azienda ha investito di più in promozioni per aumentare il traffico pedonale e ha assorbito le spese di ristrutturazione legate alla razionalizzazione delle sue operazioni globali.

Oltre agli sforzi di ristrutturazione interna, Starbucks sta affrontando pressioni esterne come le tensioni commerciali e la volatilità dei prezzi del caffè. Si prevede che i dazi introdotti dall'ex presidente Donald Trump avranno un impatto sui chicchi di caffè verde, che rappresentano il 10-15% dei costi di produzione e distribuzione dell'azienda. In una documentazione allegata, Starbucks ha riconosciuto che il resto dell'anno fiscale potrebbe comportare ulteriori sfide macroeconomiche e ha affermato di essere attivamente impegnata a limitare le ricadute finanziarie.

Il comportamento dei clienti continua a cambiare, poiché l'incertezza economica spinge i consumatori nei mercati chiave a cercare opzioni di caffè più convenienti. Le vendite globali di Starbucks a parità di punti vendita sono diminuite dell'1% nel trimestre, a causa di un calo del 2% delle transazioni. Negli Stati Uniti, la situazione è stata più grave, con un calo del 4% del traffico che ha portato a un calo del 2% delle vendite a parità di punti vendita. Nel frattempo, la performance stagnante della Cina è dovuta alla riduzione del valore medio degli scontrini, nonostante un aumento delle transazioni.

Guardando al futuro, Starbucks sta pianificando diverse iniziative per attrarre clienti e perfezionare le proprie attività. Queste includono l'ammodernamento degli interni dei bar con sedute più comode e finiture di alta qualità, nonché il rinnovamento del processo di innovazione dei prodotti. Inoltre, l'azienda sta lavorando per migliorare il personale, gli standard di servizio e gli algoritmi operativi per aumentare sia la velocità che la precisione nell'evasione degli ordini. Anche se i risultati finanziari non riflettono ancora questi cambiamenti, la dirigenza continua a sperare che la propria strategia sia sulla strada giusta.

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